18.3.13

Prima andava in macchina

"[...]
Qualcosa balenò nello specchietto di destra e attirò la mia attenzione. M’era sembrato troppo agile e leggero per essere una moto o uno scooter. Non poteva essere un pedone, troppo velocemente era scomparso dallo specchietto. Lo cercai nello specchietto centrale e non c’era, in quello di sinistra e c’era stato fino a quell’istante perché lasciò al mio sguardo lo stesso balenio di prima.

Mi sorpassò a destra prima che riuscissi a vederla in uno dei tre specchi dell’auto. Era una ciclista. Filava sorpassando tutte le auto che procedevano lente come la mia, sorpassava gli scooter nevrotici che rimanevano incastrati.
Noi conducenti di auto e scooter eravamo fermi a bordo dei nostri veicoli condotti dal traffico, lei produceva pedalando il suo spostamento e decideva se starsene tra le auto o passare per il parcheggio, se condurre la bici a mano sul marciapiede per sfruttare il semaforo verde della strada che incrociava la sua direzione. [...]"leggi tutto sul blog di Mario Rossi.